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La spina della rosa

La spina della rosa

C’era una volta una bambina, bellissima e allegra, la gioia dei suoi genitori e tutti si meravigliavano dalla sua intelligenza. Cresceva in una casa grande con tutto il lusso e tutti divertimenti del nostro tempo. Aveva un cane, giocava in un gran giardino, e mangiava ogni giorno i suoi piatti preferiti...

Veniva il suo dodicesimo compleanno e quando giocava con i suoi amici tra i fiori del bel giardino, cadevo su un rametto tagliato delle rose e nel suo mano rimase attaccato una spina piccola. E lei non si accorgeva di niente. E da quel giorno la sua vita cominciava a cambiarsi. Ogni tanto sentiva una fitta, anche se era leggera faceva perdere la gioia della ragazza. Quando si avvicinava il cane, trovava nauseante il suo pelo, i fiori del giardino perdevano il profumo per lei e li sentiva puzzare e veniva disgusto anche davanti ai piatti più buoni. I genitori erano sconsigliati e tutti erano perplessi e non sapevano spiegarsi la situazione.

La ragazza perdeva di peso, non poteva più studiare e si ribellava contro di tutti. Un giorno andava via, senza dire niente a nessuno e nel cuore suo sperava di incontrare uno dei principi delle favole, che poteva salvarla e sposarla e risolvere le disgrazie della sua vita. Ma quando lungo camminava, non trovava nessuno che poteva aiutarla, anzi più che trova qualcheduno, più cresceva il cattivo umore e la sua delusione. In fine venne in un bosco, e più che entrava, più scuro diventava. Aveva gia perso la speranza di uscire e temeva di morire, in quel momento arrivava ad una piccola casa. Vedendo una luce di una finestra ed il fumo dal camino si avvicinava e prendeva tutto il coraggio a bussare.

Apre la porta un vecchio eremita e la fece entrare con un sorriso benevolo. La metteva sedersi davanti al fuoco e non mancava poco e lei cominciava a raccontare la sua storia. Dopo aver ascolto tutto il vecchio voleva salutarla (perché in casa sua non poteva restare) e prendeva la sua mano. Vedendo che lei cambiava l’aspetto del viso, guardava meglio il mano e vedeva la spina.

Con un po’ di fatica riusciva a toglierla e nel medesimo tempo cominciava a piangere la ragazza, le sue lacrime scorrevano come un ruscello nel piccolo giardino davanti alla casa e istantaneamente cominciavano a crescere dei fiori dalla terra. Visto questo, tornava un sorriso sul viso della ragazza e nel cuore sentiva un coraggio nuovo. Nella mano liberata dalla spina sentiva una nuova forza e senza il vecchio aveva detto niente, aveva capito che da adesso non era píu da aspettare il bene della sua vita dagli altri, ma che era lei da poter dare l’amore e la gioia della vita agli altri. Si salutava e il bosco si apriva e la ragazza tornava nel mondo, dove ancora oggi vive come sorgente di gioia per tutti che l’incontrano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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