UniTre › UniTre Ingauna › Incontri UniTre 2012/2013 › 25 gennaio 2013 - Le fiabe tra vita e morte |
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117. IL BAMBINO TESTARDO Cera una volta un bambino testardo che non faceva mai quello che voleva la mamma, perciò il buon Dio ne era dispiaciuto e lo fece ammalare. Nessun medico poté sal-varlo e in poco tempo giacque sul lettino di morte. Quan-do fu calato nella tomba e la terra l'ebbe ricoperto, al-l'improvviso si vide il suo braccìno spuntar fuori e solle-varsi, ed era inutile rimetterlo dentro e buttarci sopra terra, fresca, il braccìno spuntava sempre fuori un'altra volta. Bisognò che la madre stessa andasse sulla tomba e col-pisse il braccìno con una verga, solo allora si ritirò e il bambino ebbe finalmente pace sottoterra. Il bambino capriccioso C'era una volta un bambino capriccioso che non faceva mai quello che voleva la mamma. Per questo il buon Dio ne era scontento e lo fece ammalare, tanto che nessun medico pot‚ salvarlo e presto egli giacque sul letto di morte. Quando fu adagiato nella fossa e coperto di terra, d'un tratto spuntò fuori il suo braccino e si tese in alto; lo misero dentro e tornarono a coprirlo di terra fresca, ma era inutile: il braccino continuava a tornare fuori. Allora la madre stessa dovette andare alla tomba, e batterlo sul braccino con una verga; quando l'ebbe fatto il braccino si ritrasse e il bimbo ebbe finalmente pace sotto terra. |