Borghetto d'Arroscia › Mostre delle favole precedenti › 1° Mostra delle favole |
|
|||
Lupo | |||
Giuseppe Pietro Deperi
"L'arte contadina" di Giuseppe Pietro Deperi trova negli oggetti naturali una dimensione superiore del livello del solito uso. Per lui una zucca si trasforma in una boraccia o un vassoio, un pezzo di legno diventa figura umana. Quando vede le cose materiali, scopre in loro anche l'espressione di un anima vivente. La sua casa è piena di opere artistici, che al origine erano cose naturali. Giuseppe Pietro Deperi vede il mondo di ogni giorno con occhi di fantasia, e quando segue la sua passione, non lavora solamente con il mano, ma crea la sua arte con un cuore piena di amore per le bellezze, che si nascondono e si esprimono in tutte le cose della natura. Non importa sopratutto la resa o il rendimento, importante per lui è il valore estetico ed il senso doppio, che si fa vedere nelle sue "reliquie povere" dopo il suo intervento artistico. Opere eccezionali ed originali sono i suoi presepi artistici e premiati, che lui crea con un amore per la natura e un amore per la vita, che oggi sono diventati rari. Nella sua anima si uniscono semplicità e sincerità per far nascere una fedeltà leale per il Creatore ed un rispetto profondo per la Sua creazione.
Una sua specialità artigiana sono i cestini e sedie di salice, vimini e middolino, che produce in forme grande e miniature. La sua abilità manuale e la sua creatività spontanea fanno diventare arte anche questi oggetti semplice. Non meno importante sono le sue figure surreali e fantastici, nati da radici, legni o pietre e creati con un umore limpido ed un cuore allegro come questo "Legno che dice no":
La sua abitazione si è trasformata in una vera galleria d'arte contadina che rappresenta non solo tanti esempi della sua ingenuità e fantasia, ma anche le testimonianze di una vita che c'era una volta. |